Ucraina, il Papa: "In nome di Dio, vi chiedo: fermate questo massacro!"
Dopo la preghiera dell'Angelus, nuovo accorato appello di Francesco per "la fine della guerra" nella martoriata Ucraina. Ricorda la città martire di Mariupol, che porta il nome della Vergine Maria, la "barbarie dell'uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi", per la quale "non ci sono ragioni strategiche che tengano". Parla di "inaccettabile aggressione armata" e chiede di porre fine "ai bombardamenti e agli attacchi", puntando "veramente e decisamente sul negoziato"
Fratelli e sorelle, abbiamo appena pregato la Vergine Maria. Questa settimana la città che ne porta il nome, Mariupol, è diventata una città martire della guerra straziante che sta devastando l’Ucraina. Davanti alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano: c’è solo da cessare l’inaccettabile aggressione armata, prima che riduca le città a cimiteri. Col dolore nel cuore unisco la mia voce a quella della gente comune, che implora la fine della guerra. In nome di Dio, si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai bombardamenti e agli attacchi! Si punti veramente e decisamente sul negoziato, e i corridoi umanitari siano effettivi e sicuri. In nome di Dio, vi chiedo: fermate questo massacro! Vorrei ancora una volta esortare all’accoglienza dei tanti rifugiati, nei quali è presente Cristo, e ringraziare per la grande rete di solidarietà che si è formata. Chiedo a tutte le comunità diocesane e religiose di aumentare i momenti di preghiera per la pace. Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra, e chi appoggia la violenza ne profana il nome. Ora preghiamo in silenzio per chi soffre e perché Dio converta i cuori a una ferma volontà di pace.